Enclomifene citrato: il potenziale doping nel mondo dello sport

Davide Moretti
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Enclomifene citrato: il potenziale doping nel mondo dello sport

Enclomifene citrato: il potenziale doping nel mondo dello sport

Enclomifene citrato: il potenziale doping nel mondo dello sport

Introduzione

Lo sport è una delle attività più popolari al mondo, coinvolgendo milioni di persone di tutte le età e di tutte le nazionalità. Tuttavia, con l’aumento della competitività e della pressione per ottenere risultati sempre migliori, molti atleti sono tentati di utilizzare sostanze dopanti per migliorare le loro prestazioni. Una di queste sostanze è l’enclomifene citrato, un farmaco originariamente sviluppato per il trattamento dell’infertilità femminile, ma che ha dimostrato di avere un potenziale effetto dopante nel mondo dello sport. In questo articolo, esploreremo il meccanismo d’azione dell’enclomifene citrato, il suo utilizzo nel mondo dello sport e le possibili conseguenze per gli atleti che ne fanno uso.

Meccanismo d’azione dell’enclomifene citrato

L’enclomifene citrato è un farmaco che agisce come un modulatore selettivo dei recettori degli estrogeni (SERM). Ciò significa che si lega ai recettori degli estrogeni nel corpo, ma agisce in modo diverso a seconda del tessuto in cui si trova. In particolare, l’enclomifene citrato agisce come un agonista degli estrogeni nel tessuto osseo e nel sistema nervoso centrale, ma come un antagonista degli estrogeni nel tessuto mammario e nell’ipotalamo. Questo meccanismo d’azione lo rende utile nel trattamento dell’infertilità femminile, poiché stimola l’ovulazione senza causare effetti collaterali estrogenici indesiderati.

Utilizzo dell’enclomifene citrato nel mondo dello sport

Nonostante sia stato originariamente sviluppato per il trattamento dell’infertilità femminile, l’enclomifene citrato è diventato popolare nel mondo dello sport per il suo potenziale effetto dopante. In particolare, è stato utilizzato da atleti maschi per aumentare la produzione di testosterone endogeno e migliorare le prestazioni fisiche. Ciò è dovuto al fatto che l’enclomifene citrato agisce come un agonista degli estrogeni nel tessuto osseo e nel sistema nervoso centrale, stimolando la produzione di testosterone attraverso il rilascio di gonadotropine da parte dell’ipofisi.

Esempi di utilizzo dell’enclomifene citrato nel mondo dello sport

Un esempio di utilizzo dell’enclomifene citrato nel mondo dello sport è stato il caso del ciclista professionista Chris Froome. Nel 2017, Froome è stato trovato positivo all’enclomifene citrato durante un controllo antidoping durante il Tour de France. Sebbene abbia sostenuto di aver assunto il farmaco per trattare un’infiammazione alla prostata, è stato squalificato dalla gara e ha dovuto affrontare una lunga battaglia legale per dimostrare la sua innocenza.

Un altro esempio è quello del culturista professionista Kai Greene, che ha ammesso di aver utilizzato l’enclomifene citrato per migliorare le sue prestazioni e la sua massa muscolare. Anche se non è stato trovato positivo ai test antidoping, Greene ha ammesso di aver utilizzato il farmaco in modo non terapeutico.

Effetti collaterali e rischi per la salute

Come tutti i farmaci, l’enclomifene citrato può causare effetti collaterali indesiderati. Alcuni degli effetti collaterali più comuni includono mal di testa, vampate di calore, nausea e disturbi visivi. Tuttavia, il suo utilizzo nel mondo dello sport può comportare rischi per la salute più gravi.

Uno dei principali rischi è l’aumento del rischio di trombosi e di eventi cardiovascolari. Poiché l’enclomifene citrato agisce come un agonista degli estrogeni nel tessuto osseo, può aumentare la produzione di globuli rossi e la viscosità del sangue, aumentando così il rischio di coaguli e di infarto.

Inoltre, l’utilizzo di enclomifene citrato nel lungo periodo può causare una soppressione della produzione di testosterone endogeno, portando a una dipendenza dal farmaco per mantenere i livelli di testosterone. Ciò può avere conseguenze negative sulla salute riproduttiva e sulla funzione sessuale a lungo termine.

Conclusioni

In conclusione, l’enclomifene citrato è un farmaco con un potenziale effetto dopante nel mondo dello sport. Sebbene sia stato originariamente sviluppato per il trattamento dell’infertilità femminile, è stato utilizzato da atleti maschi per aumentare la produzione di testosterone e migliorare le prestazioni fisiche. Tuttavia, il suo utilizzo può comportare rischi per la salute, tra cui un aumento del rischio di trombosi e una soppressione della produzione di testosterone endogeno. Pertanto, è importante che gli atleti siano consapevoli dei rischi associati all’utilizzo di enclomifene citrato e che rispettino le regole antidoping per garantire una competizione equa e sicura.

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