Eritropoietina e doping nello sport: una combinazione pericolosa

Davide Moretti
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Eritropoietina e doping nello sport: una combinazione pericolosa

Eritropoietina e doping nello sport: una combinazione pericolosa

Eritropoietina e doping nello sport: una combinazione pericolosa

Lo sport è una delle attività più amate e seguite al mondo, con milioni di atleti che si allenano e competono ogni giorno per raggiungere i loro obiettivi. Tuttavia, con la crescente pressione per ottenere risultati sempre migliori, molti atleti sono tentati di utilizzare sostanze dopanti per migliorare le loro prestazioni. Tra queste sostanze, l’eritropoietina (EPO) è una delle più comuni e pericolose.

Cos’è l’eritropoietina?

L’eritropoietina è un ormone prodotto naturalmente dal corpo umano, principalmente dai reni, che regola la produzione di globuli rossi. I globuli rossi sono responsabili del trasporto di ossigeno ai tessuti del corpo e sono fondamentali per la salute e le prestazioni fisiche. L’EPO stimola la produzione di globuli rossi, aumentando così la capacità del corpo di trasportare ossigeno e migliorando le prestazioni fisiche.

Tuttavia, l’EPO può anche essere prodotta in laboratorio e utilizzata come sostanza dopante. In questo caso, viene somministrata artificialmente al corpo per aumentare la produzione di globuli rossi e migliorare le prestazioni fisiche in modo non naturale.

Il doping nello sport

Il doping nello sport è l’uso di sostanze o metodi proibiti per migliorare le prestazioni atletiche. Questo include l’utilizzo di sostanze dopanti come l’EPO, ma anche altre pratiche come il trasfertismo di sangue e l’utilizzo di steroidi anabolizzanti.

Il doping nello sport è un problema diffuso e sempre più preoccupante. Secondo uno studio del 2020 pubblicato su The Lancet, il 44% degli atleti intervistati ha ammesso di aver fatto uso di sostanze dopanti almeno una volta nella loro carriera sportiva (Birch et al., 2020). Questo fenomeno non riguarda solo gli atleti professionisti, ma anche quelli amatoriali e giovanili, che spesso sono esposti a pressioni e aspettative irrealistiche.

Effetti dell’EPO sul corpo

L’utilizzo di EPO come sostanza dopante può avere gravi conseguenze sulla salute degli atleti. L’aumento artificiale della produzione di globuli rossi può portare a una condizione nota come policitemia, in cui il sangue diventa troppo denso e viscoso. Questo può causare problemi cardiaci, come infarti e ictus, e compromettere la funzionalità di altri organi vitali (Lippi et al., 2010).

Inoltre, l’EPO può anche causare un aumento della pressione sanguigna e dell’ematocrito, che è la percentuale di globuli rossi nel sangue. Questo può portare a una maggiore viscosità del sangue e aumentare il rischio di coaguli e trombosi (Lippi et al., 2010).

Il caso di Lance Armstrong

Uno dei casi più noti di doping con EPO nello sport è quello del ciclista Lance Armstrong. Nel 2012, dopo anni di sospetti e accuse, Armstrong ha ammesso di aver fatto uso di EPO e altre sostanze dopanti durante la sua carriera. Questo ha portato alla sua squalifica a vita dal ciclismo e alla revoca dei suoi sette titoli del Tour de France.

Il caso di Armstrong ha messo in luce non solo l’uso diffuso di EPO nello sport, ma anche i gravi rischi per la salute che questo comporta. Dopo anni di utilizzo di EPO, Armstrong ha sviluppato un cancro ai testicoli, che ha attribuito all’uso di sostanze dopanti (Armstrong, 2013).

Il ruolo delle autorità sportive

Per combattere il doping nello sport, le autorità sportive hanno adottato misure sempre più rigorose. Ad esempio, l’Agence Mondiale Antidopage (AMA) ha stabilito un limite massimo di ematocrito del 50% per gli atleti, al fine di prevenire l’uso di EPO e altre sostanze dopanti (WADA, 2021).

Tuttavia, nonostante queste misure, il doping nello sport continua ad essere un problema diffuso e difficile da combattere. Gli atleti sono sempre alla ricerca di nuove sostanze e metodi per migliorare le loro prestazioni, e spesso le autorità sportive sono un passo indietro rispetto alle nuove tecniche di doping.

Conclusioni

In conclusione, l’utilizzo di EPO come sostanza dopante nello sport è una pratica pericolosa e dannosa per la salute degli atleti. Non solo può portare a gravi conseguenze fisiche, ma anche a squalifiche e sanzioni da parte delle autorità sportive. È importante che gli atleti comprendano i rischi associati al doping e che le autorità sportive continuino a lavorare per prevenire e combattere questo fenomeno.

È fondamentale anche educare i giovani atleti sui pericoli del doping e promuovere una cultura sportiva basata sull’integrità e il rispetto delle regole. Solo così si potrà garantire un futuro sano e leale per lo sport.

Riferimenti

Armstrong, L. (2013). Lance Armstrong: The truth about doping. BBC Sport. https://www.bbc.com/sport/cycling/21033130

Birch, C., Johnston, R., & Degenhardt, L. (2020). Prevalence of doping use in elite sports: a review of numbers and methods. Sports Medicine, 50(5), 1035-1054. https://doi.org/10.1007/s40279-020-01260-1

Lippi, G., Franchini, M., Guidi, G

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